Esoterismo

 

 

LA MENTE UMANA FILOSOFICAMENTE

Secondo Anassàgora, fra gli antichi greci, si riteneva che il pensiero non fosse dei singoli ma appartenesse ad una mente universale o Intelletto cosmico originario il quale, come conseguenza involontaria del proprio "pensarsi", metteva ordine nel caos primordiale. Pitagora vedeva nel numero (cioè in una realtà impersonale) il fondamento del pensare oltre che della realtà; riteneva cioè che il pensiero fosse strutturato secondo le leggi della matematica, le quali rendono possibile il suo esplicarsi. Con Socrate il pensiero iniziò ad acquisire un maggior dinamismo, non più riferito ad unEssere impersonale, ma al soggetto uomo. Il pensiero di Socrate nasce e si sviluppa essenzialmente come pensiero critico, essendo incentrato non sulla verità, bensì suldubbio. Socrate infatti si proponeva di mettere in discussione le false certezze dei suoi interlocutori, e in genere di tutti coloro che si ritenevano sapienti. La saggezza, per Socrate, consiste nel sapere di non sapere, ossia nella consapevolezzadella propria ignoranza. Cercava infatti di far emergere i nuovi pensieri più veri tramite il metodo della maieutica.

 

 

 

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